venerdì 28 settembre 2012

Ciao Luigi, Ciao...

Al mio amico poeta e cantore della vita.



                                            

Ciao Luigi... che strano scrivere così... oggi avresti 74 anni, sarebbe poco educato rivolgermi a te in questo modo, forse sarebbe più giusto... buona sera signor Luigi, ma allo stesso tempo sarebbe troppo formale, conoscendoti... ti incavoleresti e magari mi regaleresti una trombetta... ( ...che matto... ma io allora avrei fatto la stessa cosa...)... no, lo so che non lo faresti, sei troppo un gentiluomo per farlo.
Tu hai sempre fatto parte della mia vita, da piccola eri per me “il ragazzo del disco”, non sapevo leggere e forse neanche il tuo nome, eppure la prima cosa che facevo ogni volta che andavo a casa di nonno, era tirare fuori il suo vecchio giradischi e mettere su la canzone “del mio ragazzo del disco”... se chiudo un attimo gli occhi mi sembra di rivedermi, rannicchiata sotto il mobile della televisione, accanto alla finestra, frugare tra la montagna di dischi che aveva fino a trovare il mio... il cuore che batteva a mille, l’emozione di tirarlo fuori senza strappare la copertina e poi... il fruscio della puntina sul disco e via...


“Mi sono innamorato di te
perché
non avevo niente da fare...”

Mamma mia... quante te ne hanno detto per queste parole... eppure sono la semplice e pura verità, chi nella vita non si è mai innamorato una volta perché in quel momento non aveva nulla da fare?
Io sì, ma questa è un’altra storia, e tu la conosci bene amico mio, poco importa se diranno di me che sono senza cuore o peggio ancora una stronza...
Non oso definirmi una “tenchiana”, principalmente perché tu lo sai, non mi piacciono le etichette, gli obblighi di essere o di fare parte di, io amo la libertà, amo la musica, quella buona,e la poesia, cose, che ho sempre ritrovato in ogni tua canzone, perché in ognuna di esse c’è dentro anche una piccola parte di me.
Ho pensato tante volte a come avrei potuto dirti grazie per tutte le emozioni che mi hai regalato da quando faccio parte di questo mondo, a volte mi capita anche di pensare a quelle che proverò quando verrò nel tuo, quando potrò raggiungere la tua “Verde isola, fatta di soli amici...”
Un ritratto? E’ la cosa che so fare meglio, ma sarebbe troppo banale...una canzone? No, io non so cantare... Una musica?...No, le mie mani non riescono più a sfiorare i tasti di un pianoforte... Una poesia? No, io non ho la tua anima, io sono solo “un’acchiappa nuvole”...
Mi fermo a guardare una tua foto e ad un tratto i miei occhi si illuminano... (non gongolare...non sto dicendo che sei bello... sei un tipo... e poi non ti darei mai la soddisfazione di dirtelo...)
Ecco qui... una scatola, qualche foto, un po’ di scarti, come li chiamo io, e le mie mani, che seppur malandate, non si fermano neppure un attimo...
Non che io pensi di poter rinchiudere la tua arte, il tuo carisma, la tua timidezza, o più semplicemente la tua grande anima, in una scatola, no, questo è impossibile, neppure chi ti ha costretto in quella grande cassa di legno dove ora riposa il tuo corpo ci è riuscito e ci riuscirà mai, perché non credo e non crederò mai che “ il mio ragazzo del disco”, il ragazzo con gli occhi tristi più belli e più dolci del mondo abbia potuto fare una cosa simile, mai.
Sono convinta che un giorno qualcuno farà giustizia e toglierà quella macchia assurda che pesa su di te come un macigno, Vedrai Luigi,
“Vedrai che cambierà
Forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà...”

Ho solo voluto creare un piccolo rifugio dove custodire tutti i miei ricordi più belli, le belle cose che hai fatto, i tuoi momenti felici e la tua grande passione. E’ solo una scatola, dirà qualcuno, ma forse un giorno qualcun altro  la troverà, qualcuno che magari non ti conosce e avrà voglia di farlo, si metterà su google (...non è una parolaccia...) e scoprirà il tuo regno...
Ebbene amico mio, se così sarà, anche solo per quel qualcun altro, saprò che ne è valsa la pena, e che ho fatto un buon lavoro.
In questa scatola ho messo le tue foto, quelle che secondo me disegnano la tua storia, la prima è quella che più amo... hai capito vero?
Dentro nell’ordine troverai una chitarra, la tua, che tanto amavi...assieme ad altre foto con tutti gli strumenti che sapevi suonare...
I tuoi dischi, quelli più belli... almeno per me... assieme al piccolo giradischi con cui un giorno una bambina ascoltava il suo ragazzo del disco...
Un leggio e qualche spartito, con la musica più bella che hai composto, accompagnandoti al piano, e sullo sfondo una foto di quell’aria triste che anch’io ho amato tanto...
E per finire alcune foto dei tuoi momenti più belli, quelli in cui anche tu sognavi di diventare qualcuno, e l’ultima, quella dell’ultimo sorriso che ti hanno permesso di lasciare,uno spartito bianco come segno del vuoto che hai lasciato e di quella melodia che non potrai più scrivere, ed una lettera, questa che io oggi ti ho scritto e che tu, amico mio, non potrai mai leggere.


                                                                                             CIAO LUIGI,
                                                                                                     CIAO


                                                                             

























































sabato 22 settembre 2012

Mini... Luigi...


Buona serata a tutti, come avrete sentito in sottofondo ho aggiunto un piccolo lettore musicale con alcune canzoni di Luigi Tenco, se non fosse di vostro gradimento basterà cliccare sul pulsante per stoppare la musica, non funziona ancora perfettamente ma vedrò di migliorarla.
Oggi vorrei  mostrarvi i progressi del mio progetto dedicato a Luigi, ma vi svelo solo qualche piccola mini, rigorosamente in scala 1:12, il resto lo vedrete a progetto finito... le foto sono tante, quindi questa volta non mi perderò in chiacchiere e lascerò parlare loro...  

Una chitarra, riproduzione della chitarra di Luigi ( aspettate un attimo...almeno ci ho provato!!) realizzata con legno, cartoncino, metallo e filo interdentale per le corde...















Un giradischi... no, quando ero piccola c’erano già gli stereo8 e le musicassette (Licia love me love me Licia...non so perché ma le conservo ancora...), questo era di mio nonno, che lo aveva acquistato per mamma e la zia, ma che da piccola usavo sempre per sentire la meravigliosa voce del mio ragazzo del disco... e quando dico piccola ero proprio piccola, avrò avuto 6 o 7 anni quando lo notai la prima volta tra la marea di dischi che aveva mio nonno, lui voleva farmi ascoltare le canzoni dello zecchino d’oro, io invece volevo solo sentire la voce del ragazzo con gli occhi tristi...










 Potevano mancare i dischi ?...  Le copertine sono tutte originali e stampate fronte retro, mantengono persino i dettagli dell’incollaggio dei lembi, alcuni esterni, altri interni, e all’interno ci sono i mini dischi, solo che per adesso non sono riuscita a fotografarli bene...







Per oggi è tutto,  spero vi siano piaciute...vi lascio con un pizzico di curiosità
 e vi auguro una buona domenica,